Esapolis

Aprile 2024

I Naturalisti di Esapolis in Sardegna

I Naturalisti di Esapolis in Sardegna Primavera 2024: spedizione in Sardegna dei Naturalisti di Esapolis Nel corso della primavera del 2024, il gruppo di ricerca dei Naturalisti di Esapolis composto da Luis Alessandro Guariento, Davide Apolloni e Matteo Diana, guidati da Enzo Moretto, si sono recati in Sardegna per studiarne l’incredibile biodiversità e le specie più rare che vivono sull’isola.   Sono state condotte ricerche sul campo di specie endemiche poco conosciute o mai documentate prima sull’isola, seguite da studi scientifici su diversità, distribuzione, ciclo di vita, ecologia e conservazione di questi animali.   Il risultato è stato sorprendente: sono state scoperte nuove specie e sottospecie, alcune legate al distacco della Sardegna dalla penisola Iberica avvenuto 20 milioni di anni fa. Una di queste, per esempio, è lo Scotolemon pieroangelae. Non sono mancate le sorprese, tanto inattese quanto sperate: è stato trovato il rarissimo Plutonium zwierleini, una poco nota specie di centopiedi i cui ritrovamenti segnalati nel corso di oltre 100 anni sono meno di 50, oltre a meravigliose specie di mantidi e la malmignatta, meglio conosciuta come la vedova nera italiana. A coronare la spedizione, il ritrovamento di un euprotto sardo, classificato come vulerabile dalla lista rossa IUCN e caratterizzato da una fase terrestre a oggi poco conosciuta.   Nel corso della spedizione, il dr. Enzo Moretto è stato intervistato da VideolinaTV, una delle più note televisioni sarde interessata all’oggetto di ricerca del gruppo.   Si ringraziano in particolare gli amici che ci hanno accolto sull’isola, grandi conoscitori del luogo che sono stati parte fondamentale della spedizione, come Martino Vacca e molti altri.

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L’importanza degli alberi in città

L’importanza degli alberi in città L’importanza degli alberi in città Venerdì 5 Aprile il dr. Enzo Moretto, direttore di Esapolis e fondatore di Butterfly Arc è stato ospite a Geo su Rai 3 per parlare dell’importanza degli alberi per la biodiversità.   L’intervento, moderato dalla dott.ssa Sveva Sagramola, si è concentrato sulla narrazione del grande ruolo che gli alberi, detti anche “alberi habitat”, svolgono nella tutela dell’ecosistema e della biodiversità. In seguito alla morte di un albero, ne inizia il declino, ma questo non significa che l’albero sia da rimuovere. Anzi, gli alberi morti o morenti sono di fondamentale importanza per tutti gli organismi xilofagi, che trovano nel legno marcescente casa perfetta per il loro sviluppo. In quest’ambito, un importante progetto è stato portato avanti dall’Università degli Studi di Milano Bicocca: un gruppo di tree climber è salito a oltre 30 metri di altezza per campionare il micromondo che vive su questi alberi. Il risultato è il ritrovamento di oltre 10.000 specie diverse.   Esapolis ha dato un contributo alla ricerca assieme a Gianluca Doremi, con il quale sono state classificate oltre 1000 specie, tra cui alcune trovate per la prima volta in Italia. È importante far notare che alcune specie che vivono negli alberi  sono indicatori di grande importanza per la biodiversità: la maggior perdita di biodiversità a livello europeo deriva proprio dalla perdita degli alberi.   Il messaggio conclusivo è quello di amare gli alberi anche alla loro fine, che rappresenta però l’inizio della vita per tante altre specie

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